Chaturanga Dandāsana: la posizione del bastone
Chaturanga Dandāsana: la posizione del bastone
Chaturanga Dandasana, conosciuta anche come la posizione del bastone a terra, è una delle posture più impegnative dello yoga, per questo spesso affrontata con eccessivo sforzo fisico che la rende ancora più ostica.
Chaturanga è, infatti, una posizione spesso non compresa pienamente: in lei si vede solo una sfida di forza, ma in realtà esprime l’abilità di mettere in equilibrio tutte le parti del corpo tra di loro in posizione orizzontale rispetto alla gravità.
L’attivazione consapevole parte dai piedi e scorre potente lungo le gambe, il bacino, il centro o core, il torace, le braccia, le mani e fino al collo e alla testa. La sensazione di forza e resistenza si miscela allora con quella di un controllo stabile e leggero sia della parte anteriore che posteriore del corpo.
Un āsana fondamentale nel Saluto al Sole e nelle sequenze dinamiche come il Vinyasa, che richiede si forza, ma anche moltissima consapevolezza corporea.
Scopriamo insieme il significato, la pratica, i benefici e le varianti di questa potente posizione.
Significato e simbologia di Chaturanga Dandāsana
Il termine Chaturanga Dandāsana deriva dal sanscrito: “Chatur” significa “quattro”, “Anga” vuol dire “arti”, e “Danda” indica “bastone”. Questa posizione rappresenta un corpo saldo e allineato, sostenuto da quattro punti di contatto: mani e piedi.
Nella filosofia yoga, il bastone simboleggia il sostegno e la disciplina, due pilastri essenziali per il cammino spirituale. La posizione incarna infatti la forza interiore e l’equilibrio necessari per affrontare le sfide della vita con stabilità e concentrazione. Il mantenimento dell’allineamento nel corpo richiama la necessità di allineare mente, corpo e spirito al proprio centro.
Secondo la filosofia indiana, il numero quattro (“Chatur”) rappresenta stabilità e completezza, richiamando i quattro aspetti della vita:
- Dharma (rettitudine),
- Artha (prosperità),
- Kama (desiderio),
- e Moksha (liberazione).
La posizione del bastone incarna quindi il sostegno necessario per perseguire questi obiettivi, fornendo una base stabile per la crescita spirituale e fisica.
Nella mitologia indù inoltre, il bastone (“Danda”) è spesso associato a simboli di potere e autorità, come il bastone di Yama, il dio della giustizia e della disciplina.
La posizione Chaturanga richiama la forza e la determinazione richieste per superare le avversità e mantenere l’equilibrio nelle sfide quotidiane. L’idea di sostenere il corpo come un unico bastone riflette la necessità di unire forza, flessibilità e disciplina per avanzare sul cammino yogico.
Come eseguire la posizione del bastone a terra
Chaturanga Dandāsana coinvolge diverse aree del corpo, aumentando forza e controllo, nello specifico lavora sulle seguenti aree anatomiche.
Difficoltà e pratica di Chaturanga Dandāsana
Braccia e spalle
Rafforza i tricipiti, deltoidi e muscoli stabilizzatori della spalla.
Core
Ccoinvolge i muscoli addominali e lombari per mantenere l’equilibrio e la stabilità.
Gambe
Attiva i quadricipiti e i muscoli posteriori delle gambe, garantendo un supporto aggiuntivo.
Piedi e caviglie
Attiva gli archi plantari stimolando il pada bandha, rinforza i metatarsi e la flessione delle dita, stabilizza le caviglie.
Polsi e mani
Migliora la stabilità e la resistenza dei polsi, un elemento cruciale per molte posture yoga, attiva l’hasta bandha risvegliando la connessione energetica tra l’arco delle mani, i muscoli brachiali delle braccia, i tricipiti, i pettorali e il gran dorsale.
Tutti questi gruppi muscolari si incontrano nelle ascelle che agiscono come una ventosa (sentiamo radicamento e rimbalzo, adesione e risucchio), una vera e propria coppa ricolma di energia e spazio.
Consigli per praticare la posizione del bastone
Chaturanga Dandasana è una posizione essenziale per sviluppare forza, resistenza e consapevolezza corporea nella pratica yoga.
Con il giusto approccio, può trasformarsi in una potente alleata per migliorare sia le sequenze dinamiche che la stabilità personale. Per questo è importante portare attenzione a:
Riscaldamento
Puoi preparare il corpo con posizioni come Bhujaṅgāsana (il cobra) o Kumbhakasana (la panca). O anche con esercizi di isolamento del core e delle spalle, nonché con una respirazione con attivazione dei bandha e addome controllato. Isolare per poi unire in un lavoro coordinato e armonico.
Progressività
Inizia con varianti più semplici e aumenta gradualmente la difficoltà.
Allineamento
Mantieni i gomiti vicini al tronco per evitare tensioni alle spalle. Ricorda che Chaturanga Dandasana non è un piegamento con braccia larghe. I gomiti dovrebbero piegarsi all’indietro, non puntare verso i lati del tappetino.
Attiva in modo sinergico i muscoli anteriori così come quelli della parte posteriore del corpo, così da mantenerlo parallelo al pavimento, con le scapole leggermente addotte e il collo allungato.
Fai attenzione a non lasciare che le spalle scendano sotto i gomiti e concentrati per evitare che il bacino si abbassi o che i glutei si sollevino.
Ascolta il tuo corpo
Non forzare la posizione se senti dolore o eccessivo affaticamento. Non costringere il corpo in Chaturanga utilizzando solo la forza, ma cercando l’equilibrio tra tutte le parti coinvolte.
I Benefici di Chaturanga Dandāsan
Chaturanga Dandāsana offre benefici che vanno oltre il piano fisico, come:
- Concentrazione: la necessità di mantenere l’allineamento richiede piena attenzione, migliorando la concentrazione.
- Resilienza: la sfida fisica della posizione aiuta a sviluppare anche disciplina mentale, determinazione e ‘accettazione’ come capacità di trasformazione.
- Calma interiore: una pratica regolare aiuta a canalizzare energia e tensioni, favorendo il rilassamento mentale.
La posizione del bastone, come tutti gli asana, non solo lavora sul corpo, ma ci insegna a gestire i momenti di difficoltà con presenza e serenità. Una opportunità per imparare a lasciar andare le tensione inutili e trovare equilibrio nel movimento.
Le Controindicazioni
Chaturanga Dandāsana è una posizione intensa e potrebbe non essere adatta in alcune situazioni:
- Lesioni a spalle o polsi: questa posizione può aggravare problemi esistenti in queste articolazioni, sopratutto se non eseguita correttamente attivando gambe e core.
- Debolezza muscolare: se non hai ancora sviluppato sufficiente forza, opta per le varianti semplificate e lavora sul rinforzo dei muscoli dell’addome profondo, i lombari, i glutei e le gambe.
- Gravidanza avanzata: evita questa posizione dal terzo trimestre, sconsigliata in generale anche nei primi due trimestri, salvo indicazioni specifiche da un insegnante esperto. Si lavora contro la gravità quindi più l’addome pesa verso terra, più sarà difficile da gestire e si possono rischiare prolassi.
Posizioni intermedie e varianti
- Ardha Chaturanga Dandasana: puoi iniziare a praticare questa posizione appoggiando le ginocchia a terra per ridurre l’intensità, mantenendo il resto del corpo allineato.
- Con supporti: utilizza un mattoncino sotto le clavicole e/o uno all’altezza del pube per mantenere l’allineamento e capire l’attivazione delle gambe senza sforzare eccessivamente le braccia. Inizialmente per facilitare la posizione e percepire l’azione del movimento delle braccia si può usare una cintura legata ad anello sopra i gomiti per tenerli vicino al corpo durante l’esecuzione.
- Utthita Chaturanga Dandasana: una versione avanzata che prevede l’esecuzione sollevando un piede alla volta da terra.
Posizione avanzata in inversione
L’attenzione e l’esplorazione sottile di questo asana ci permette di collegare il lavoro preparatorio descritto fin qui all’inversione di Sirsasana 2 dove l’azione di braccia, spalle, ascelle, muscoli anteriori e posteriori del corpo è la stessa.
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